II SARDINIA RAID - Diario di Viaggio e Album Foto
II SARDINIA RAID
Aprile 2018
Come promesso eccomi a voi per il resoconto del II Sardinia Raid appena concluso!
Innanzitutto vi informo che il gruppo dei partecipanti si è allargato via via... per cui già alla partenza dal continente eravamo in cinque ad imbarcarsi: il sottoscritto (Giuseppe Pappalardo), Gianluca Magliocca, Fabrizio Tonti, Paolo “Conte” e Claudio Legnani. Tutti con X-ADV 2017, tranne Fabrizio che ha un Honda Dominator di 29 anni, perfettamente tenuta.
Qualche giorno prima della partenza sono stato poi contattato da un altro membro, Cagliaritano, del gruppo “X-ADV Custom” - Stefano Olivari - chiedendomi se, una volta in Sardegna, poteva aggregarsi a noi e io con estremo piacere ho acconsentito.
Nel frattempo anche Gianluca aveva preso accordi con un altro membro, Cagliaritano, del gruppo – Stefano Mameli – che ci avrebbe fatto volentieri da Cicerone una volta a Cagliari.
Pertanto, mentre io partivo da Napoli con nave serale delle Tirrenia, come programmato, i quattro compagni di ventura partivano da Livorno alla volta di Olbia con traghetto serale della Moby. Il nostro punto d’incontro era stato programmato a S’Archittu nei pressi di Oristano, la mattina successiva.
1° Giorno - (27 Aprile 2018) – 300 km circa - Cagliari-S'Archittu-Portoscuso
Una volta sbarcato a Cagliari ho subito incontrato Stefano Olivari che mi attendeva al varco del porto e dopo aver preso un buon caffè… e qualche ottimo bignè :D dal suo amico Riccardo… ci siamo messi in marcia, sulla SS131, per S’Archittu.
Gli amici, Gianluca, Paolo, Fabrizio e Claudio, sbarcati ad Olbia nel frattempo erano già in viaggio per il punto d’incontro, seguendo anche loro la SS131.
Alle 11,30 circa ci siamo riuniti tutti e dopo le presentazioni di rito (io conoscevo solo Gianluca e Fabrizio) abbiamo parcheggiato le moto e fatto due passi per raggiungere quella meravigliosa opera della natura che è l’arco di S’Archittu.
Ritemprato lo spirito con lo splendido mare e il variopinto panorama del posto, abbiamo di nuovo inforcato il nostri X-ADV + Dominator e, vista l’ora, seguendo la SP66 ci siamo diretti a Tharros, complesso archeologico, saltando le tappe di Su Pallosu e Mari Ermi e passando nei pressi dello stagno di Cabras e poco fuori Oristano.
A Tharros abbiamo pranzato e poi proseguito, sulla SP59, per la splendida spiaggia di quarzo di Is Arutas, fatte le dovute foto il tragitto è ripreso verso Torre dei Corsari, seguendo la SP49 e poi la SP69, passando per il lungo e stretto ponte di Marceddì nei pressi della cooperativa di Ittiocoltura.
Allo Spiaggione di Torre dei Corsari… abbiamo battezzato i mezzi sui primi timidi sterrati sabbiosi. Nel frattempo iniziava a piovigginare e mentre ci dirigevamo verso le dune di Piscinas l’acqua è decisamente aumentata. All’imbocco dello sterrato (SP4), che avevo scelto, per Piscinas (il primo serio) per fortuna aveva smesso di piovere… ma ora iniziava il bello!
Il mezzo rispondeva benissimo allo sterrato senza scomporsi, se non su qualche banco di sabbia improvviso dove si correva il rischio di perdere l’anteriore (per cui nè tasto “G”, né” Traction Control” sarebbero stati utili). La guida in piedi sulle pedanine supplementari ha aiutato in molte occasioni ma spesso si poteva procedere anche seduti vista la stabilità del mezzo.
Dopo qualche chilometro di sterrato compare il primo guado dove un gruppetto di BMW GS stava valutando se passare o meno e l’eventuale altezza dell’acqua… noi, senza sapere leggere e scrivere, animati dall’indomito Dominator e consci del nostro mezzo l’abbiamo affrontato d’impeto superandolo senza difficoltà… lasciando “Quelli dell’Elica” a bocca aperta. :D :D :D (ritengo abbiano fatto marcia indietro perché a Piscinas non sono poi arrivati).
Ancora qualche chilometro di puro sterrato e subito dopo una curva un altro guado era lì ad attenderci… stavolta ben più alto! Giusto un attimo di riflessione... ed uno sguardo d’intesa, poi il Dominator parte di slancio e lo attraverso come un coltello caldo nel burro e noi, sebben titubanti, l’abbiamo seguito senza indugi attraversando anche questo in scioltezza, in piedi sulle pedanine e con l’onda d’acqua che stavolta è arrivata sino al cupolino …diciamo che noi a differenza del Dominator abbiamo aperto le acque del mar Rosso... stile Mosè. :D :D :D ma con gli X-ADV “fumanti” dal vapor acqueo e l’adrenalina a mille.. dopo un paio di km siamo finalmente arrivati orgogliosi a Piscinas…. e poco ci mancava che non baciassimo il musetto impertinente del nostro X-ADV.. alla “Valentino”.
Giusto il tempo delle foto di rito e dello scambio di impressioni di guida nel tratto appena percorso che siamo ripartiti verso Masua, la zona mineraria, tornando sull’asfalto dopo altri 5-6 km di sterrato.
La strada (SP126) era fantastica sia per il paesaggio sia per il continuo susseguirsi di curve che spingevano a piegare sempre di più e Fabrizio (un gran manico) col suo Dominator ne ha approfittato per togliere la terra dai pneumatici in ogni curva :D :D .. In serata al ristorante ha dichiarato che ha provato sei orgasmi uno dopo l’altro sia per gli sterrati di Piscinas che per le curve d’asfalto successive.
Era previsto che scendessimo a Masua alla miniera …ma l’ora e la minaccia del meteo, nonché la libidine della strada tortuosa, ci ha fatto proseguire dritto lungo la SP83 (non senza avere fotografato il “Pan di zucchero” dall’alto col sole quasi al tramonto).
Alle 19,30 circa siamo arrivati a Portoscuso, nostra prima sosta notturna presso il B&B BentueMari, stanchi ma felici come bambini. Il tempo di una doccia e tutti al ristorante “Sa Musciara” sul porto di Portoscuso... dove tra l’altro abbiamo mangiato molto bene. Poi tutti a nanna. :D :D
2° Giorno - (28 Aprile 2018) – 164 km - Portoscuso-Pula
Dopo una robusta colazione e una sciacquata alle moto siamo ripartiti verso le 10,20 circa diretti a S’Antioco seguendo la SP2 e la SS126. Alle 11,30 eravamo al porto di Calasetta per l’imbarco per Carloforte …ma il traghetto sarebbe partito solo alle 13,30 per cui abbiamo optato per vedere le belle spiagge di Coequaddus e Maladroxia… guidati stavolta dall’esperto Stefano Olivari che ci ha portato subito per uno sterrato molto lungo e ben percorribile col quale siamo arrivati prima alla spiaggia di Coequaddus passando anche per la tomba dei Giganti di S. Antioco e successivamente a quella di Maladroxia. Nel frattempo Fabrizio andava a visitare le tombe dei Giganti e il Semaforo di Capo Sperone.
Una volta riuniti ci siamo diretti prima verso Porto Botte e successivamente, seguendo la SP73, verso porto Pino, dove abbiamo pranzato nei pressi della spiaggia e sapendo che la strada per Pula sarebbe stata chiusa fino alle 15,00 circa, per una gara di Triathlon, siamo ripartiti con calma raggiungendo la SS195 sulcitana e successivamente deviando per la strada SP71 nei pressi di Teulada. Seguendo la provinciale siamo arrivati a Chia, località dalle splendide spiagge, abbiamo parcheggiato presso la spiaggia di Su Giudeu e li Gianluca ha finalmente potuto fare l’agognato bagno in un’acqua cristallina ma gelida :D :D :D in una delle spiagge più belle della Sardegna!
Abbiamo preso tutti un po’ di sole per ritempraci dalle fatiche e poi di nuovo in moto, sulla SS195, verso Pula, dove siamo giunti verso le 18,30 circa. Con stupore abbiamo notato che ogni strada, stradina e piazza …era fittamente coperta da bandierine tese da un balcone all’altro a formare una volta tutta colorata. Assodato che la scenografia non era stata allestita per il nostro arrivo :D :D :D … abbiamo scoperto che era stata preparata per i festeggiamenti a S. Efisio (Protettore della Sardegna) che viene festeggiato il 1 maggio.
Per l’occasione viene allestita una processione, che dura 3-4 giorni e che parte da Cagliari con la statua di S. Efisio trainata da buoi e raggiunge Pula, a circa 30 km, dove c’è la chiesa principale di S. Efisio e nell’occasione sfilano tutte le comunità della Sardegna, con i loro bellissimi abiti tradizionali, mentre le strada sono ricoperte di petali di fiori ed essenze aromatiche che, una volta calpestate, emanano un profumo paradisiaco.
Parcheggiate le moto sotto il nostro appartamento, “La Margherita”, in luogo tranquillo e docciati come di consueto Stefano Olivari ci ha condotti ad una rinomata pizzeria del luogo: “Eleonora”, dove avremmo goduto anche della TV per poter vedere il derby d’Italia. Abbiamo mangiato un’ottima pizza e bevuto qualche bottiglia di Ichnusa … ma solo qualche! :D :D :D per non parlare del mirto a fine cena!
3° Giorno - (29 Aprile 2018) – 130 km circa - Pula-Monte Nai
Una volta pronti abbiamo fatto colazione al bar e siamo partiti, alle 9,45 circa, per Cagliari dove avevamo appuntamento con Stefano Mameli, altro componente Cagliaritano del gruppo X-ADV Custom. Seguendo la SS195 sino alla zona industriale di Sarroch e costeggiando poi lo stagno di Cagliari e la zona di Macchiareddu, abbiamo raggiunto Stefano Mameli, sul suo nuovo X-ADV 2018 con tanto di tasto G e Traction Control, ed in compagnia di suo cognato Remo, come passeggero. Saluti e presentazioni di rito... per tutti tranne Gianluca che già lo aveva incontrato e ripartenza sotto la guida del nostro preciso e puntuale Cicerone: Stefano Mameli.
Dobbiamo infinitamente ringraziarlo, perché non solo ci ha fatto vedere in poche ore le cose salienti della città ma ci ha anche illustrato ogni luogo e monumento con la dovizia di una preparatissima guida turistica, tant’è che i turisti che ci incrociavano, spesso, si accodavano a noi per “rubare” le spiegazioni di Stefano!
Con lui abbiamo visitato il Castello, che in pratica è il nucleo nativo di Cagliari, nata e sviluppatasi all’interno delle sue estese mura, salvo poi estendersi al di fuori in tempi più moderni. Il bastione, teatro fino a non poco tempo fa di tristi gesti suicidari, tant’è che hanno dovuto innalzare barriere di sicurezza per evitare che le persone si potessero suicidare lanciandosi nel vuoto. Stefano ci ha fatto notare anche delle palle di cannone ancora conficcate nelle mura del Palazzo Boyl e sparate, in tempi diversi, dalle navi Spagnole, Inglesi e Francesi dal mare nel tentativo di conquistare la città. Poco dopo l’altro Stefano, Olivari, si è congedato avendo impegni familiari e lo abbiamo salutato calorosamente, ringraziandolo per la sua disponibilità e per la piacevolissima compagnia.
Siamo poi scesi nella città “moderna” e poiché c’era anche una mostra di “Vespe” Piaggio di varie epoche, Stefano ci ha portato a visitarla e li abbiamo avuto il piacere di conoscere sua moglie e sua sorella. Nel corso della visita abbiamo degustato vini e apprezzato filati sardi.
Subito dopo siamo risaliti in moto e raggiunto Monte Urpinu, polmone vede della città, dal quale si gode di un panorama mozzafiato, sia sulla citta, sia sul litorale. Infatti il monte si erge a mo’ di cresta tra la città e il litorale per cui una volta in cima da un lato si osserva il litorale con il poetto (la lunga spiaggia di Cagliari), le vecchie saline e gli stagni brulicanti di fenicotteri e dall’altro l’intera città.
Ma l’ora del pranzo si avvicinava, per cui Stefano che aveva già organizzato il tutto, ci ha condotti in un ristorante che non dimenticheremo per quanto si è mangiato bene, “Sa baracca”! Abbiamo degustato degli ottimi antipasti di mare ed anche di terra tipici sardi… ma soprattutto abbiamo provato un “porcetto” DOC, cotto interamente ed esclusivamente per noi! Non ne avevo mai provato uno così buono, nonostante venga in Sardegna da diversi anni. Dell’ottimo vino rosso ha accompagnato il tutto e a fine pasto del Mirto artigianale ha dato il via alla digestione :D :D
Satolli come non mai... abbiamo ripreso il nostro percorso lungo la strada costiera accompagnati da Stefano e Remo, suo cognato, sino a Geremeas, poco prima di Villasimius, dove ci siamo salutati con un buon caffè.
Guidati da Fabrizio lungo la tortuosa e panoramica strada costiera (SP17) abbiamo raggiunto Villasimius e le spiagge di Porto Giunco e quella dei Notteri, dove ci si è distesi a riposare :D
Ripartiti, e imboccata la SP18, siamo arrivati a Costa Rei - Monte Nai, presso Sa Murta Marina, struttura prenotata per la notte, alle 20 circa.
Poiché la villetta era isolata, ma collocata direttamente sul mare, dopo la doccia di rito abbiamo ripreso la moto per raggiungere una pizzeria in Costa Rei e mettere qualcosa sotto i denti… più che altro loro... io ero ancora stracolmo :D :D :D
4° Giorno - (30 Aprile 2018) – 275 km circa - Monte Nai-Arbatax-Cagliari
Il mattino soleggiato e il mare calmissimo ci hanno regalato un paesaggio mozzafiato proprio di fronte casa, mentre i profumi del lentischio e del mirto e il canto degli uccellini ci avvolgevano completamente.
Il tempo di lavarci e preparare il piccolo bagaglio che eravamo già in moto …destinazione BAR per la colazione :D
Rifocillati si è partiti, lungo la SP97, alla volta di Capo Ferrato che abbiamo raggiunto in 15 minuti e da lì abbiamo imboccato un lungo e insidioso sterrato, per la presenza di profonde cunette create dall’acqua, che ci ha condotto allo stagno Feraxi dove tra l’altro vi è un impianto di Ittiocoltura. Lungo la strada, nonostante gli scossoni, l’X-ADV non ha fatto una grinza… assorbendo le asperità con disinvoltura e quasi al termine dello sterrato una mandria di mucche allo stato brado, ai margini del selciato, ci ha osservato incuriosita e fortunatamente per nulla bellicosa… :D :D :D
Girando intorno ai grandi stagni abbiamo raggiunto il villaggio Colostrai e da lì siamo tornati sulla SS125 dirigendoci verso Porto Corallo, dove abbiamo sgranchito un po’ le gambe e preso un caffè.
Seguendo la SS125 abbiamo attraversato i paesi di Quirra e Tertenia ed anche se la strada era più dritta che tortuosa il profumo intenso delle ginestre in fiore penetrava con forza anche sotto i caschi, rendendo piacevole il viaggio. All’Altezza di Tortolì abbiamo deviato per Arbatax dove siamo giunti alle 13,30 circa.
Ora perfetta per andare a pranzo… ma sapevamo che ci saremmo separati (o meglio io li avrei lasciati) per cui, sebbene felici dell’avventura, non eravamo allegri come al solito. Comunque un buon pranzo di mare e qualche Ichnusa ha riportato l’allegria e il sorriso.
Il momento comunque era arrivato, pertanto alle 14,45 circa ci siamo salutati e abbracciati…. E in sella alle nostre fide moto il gruppo si è separato.
Io son tornato a Cagliari seguendo la SS125 e prima dell’imbarco ho avuto il tempo di visitare il Poetto, la bella spiaggia frequentata dai Cagliaritani.
Mentre Claudio, Fabrizio, Gianluca e Paolo sempre seguendo la SS125 son passati per Genna Silana (1010m s.l.m.), Dorgali, Orosei, Budoni, San Teodoro e da lì fino ad Olbia dove avevano l’imbarco in serata.
Conclusioni
Che dire… è stata un’avventura che rifarei mille volte!
Ci ha fatto innanzitutto prendere coscienza del mezzo che abbiamo, l’Honda X-ADV, e toccare con mano la sua versatilità …attualmente senza concorrenti nel panorama delle due ruote (moto, scooter e bici che dir si voglia). Non c’è bisogno di aggiungervi nulla, se non le pedanine da off-road, va bene già così come esce dalla fabbrica… nulla vi vieta però di “customizzarlo” secondo i vostri gusti personali.
Ma soprattutto ci ha fatto ancora una volta scoprire una terra bella e selvaggia piena di gente ospitale, simpatica e cordiale… LA SARDEGNA!
Per quanto riguarda noi 5 ...ma poi 7, anzi 8, ... abbiamo fatto il possibile per divertirci e credo che ci siamo riusciti alla grande ognuno trovando ciò che cercava da quest’avventura: natura, sterrati, curve da manico, guadi, paesaggi, profumi, mare spettacolare, cibo genuino e prelibato… ma soprattutto una solida amicizia e rispetto l’un dell’altro.
Personalmente ringrazio di cuore tutti i partecipanti: Claudio, Fabrizio, Gianluca, Paolo, nonché gli amici cagliaritani, Stefano Olivari, Stefano Mameli e Remo … per i bellissimi momenti passati insieme.
Ad Maiora e alla prossima amici ;)
Qualche foto del tour:
www.flickr.com/gp/97160195@N07/tSkL46